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Sabato, 16 Luglio 2016

ArrosticinoKingFreak

Inizia un altro weekend in moto, stavolta in due. Io con la mia solita Hornet e Mirko con la sua Honda Shadow modello KingFreak, la suddetta rappresenta l’immagine della vera essenza del biker rocker rude e incazzoso, niente porta oggetti nè portapacchi nè valigie, solo poche cose in tasca e poco ingombranti, altrimenti si sformano le tasche della giacca di pelle e rovinare l’immagine è un attimo. Tabacchiera in pelle, accendino, smartphone, chiavi di casa e portafoglio, questo in fondo è il necessario per diffondere il verbo di colui che non ha bisogno di niente se non della sua moto e tanta strada da macinare. Per permettere tutto questo la mia Hornet ha fatto da mulo, tris valigie borsone legato al posto del passeggero per portare i miei oggetti personali e quelli di Mirko. Si parte così , con un ritardo di un’ora e qualche ripensamento per via delle previsioni del tempo non proprio favorevoli. Ore 15.00 circa si parte da Bologna , per il MotoMaiale, motoraduno a Urbisaglia in provincia di Macerata, non si prende l’autostrada, si fa tutto l’Appennino, Futa , Valico della croce ai mori e poi un po’ di E45,la strada a è bagnata come se avesse smesso di piovere da poco e i molti rami spezzati per strada ci danno da intendere di essere proprio partiti nel momento giusto e di passare l’Appennino indisturbati subito dpo la tempesta. Tappa benzina a Foligno e telefonata per sicurezza all’organizzatore del Motomaiale dicendo che stiamo arrivando e lui ci dice che siamo i benvenuti e che ha appena smesso di piovere. Si riparte, mancano circa un centinaio di km la superstrada è chiusa per lavori e bisogna fare il valci di Colfiorito: buio ,senza illuminazione pubblica, senza catarifrangenti e iniziano a cadere le prime gocce. Sale un po’ l’incazzo anche per via della fame e della stanchezza, sono le 22 passate e la strada è ancora lunga. La pioggia si intensifica e ci fermiamo da un benzinaio per stare un po riparati e decidere cosa fare, si propone un hotel economico, di montare la tenda sotto la pioggia proprio non ne ho voglia , guardo su booking ,sto per prenotare, ma Mirko vuole preferisce parlare al telefono direttamente con l’albergatore che fiutando la disperazione di due motociclisti sotto la pioggia ci chiede una tariffa più alta di 15€ rispetto a quella impostata su booking, tentiamo un altro albergo e stessa cosa, ma tutto sommato 60€ ce li facciamo andare bene, considerando che c’è la colazione a buffet che sfrutteremo come fosse il pranzo di Natale. Nel frattempo smette di piovere e partiamo senza antipioggia con una certa tranquillità. Tranquillità che dura poco meno di un chilometro, un paio di lampi, pioggia a catinelle e nemmeno uno spiazzo per strada per fermarsi a mettere l’antipioggia, è fatta! Siamo fradici e mancano almeno tre quarti d’ora di moto. Proseguiamo per un po’ e troviamo un ponte dove metterci sotto, proviamo a chiamare l’hotel ma non c’è campo e dopo qualche bisticcio ci si mette l’antipioggia e ci si riparte. Arrivati a Tolentino un attimo di difficoltà a trovare l’hotel ma arriviamo, sono le 23 passate ,Mirko è di pessimo, e come dargli torto,con i jeans fradici e lo stomaco vuoto la pazienza si perde in fretta, io cerco di stare tranquillo e vedere il bicchiere mezzo pieno, lui chiede all’albergatore se riesce a farci avere un paio di pizze. Dopo una ventina di minuti arrivano le pizze pio schifose e costose che abbiamo mai mangiato, sottilissime, secche e semi scondite per un totale di 15€! dormiamoci sopra, altro non si può fare. La mattina si parte un po’ distaccati , io abituato a viaggiare e prendere l’acqua sono abbastanza tranquillo, Mirko non sa se odiare me per averlo invitato o odiare se stesso per aver accettato l’invito, fatto sta che smette di piovere e dopo un bel panino con la porchetta a Castelluccio di Norcia e qualche giretto qua e là arriviamo al campo imperatore all’arrosticinotreffen con 4 ore di anticipo e perfettamente asciutti. I nuvoloni da temporale sono comunque nei paraggi , si monta la tenda il più velocemente possibile e il più picchettata possibile , il vento soffia forte, si va a cena e si fa un po’ di baldoria con gli altri del motoraduno,il vento non smette mai e verso le 22 iniziano ad arrivare forti raffiche che fanno rovesciare diverse moto. Le nostre per fortuna rimangono su, ma devo ripicchettare la tenda che stava per prendere il volo durante la cena. Si va in tenda a dormire verso mezzanotte , anche se dormire è una parola grossa: il vento fa sempre squotere la tenda e fatico a prendere sonno , appena prendo sonno un attimo, vengo svegliato da Mirko che tra vino e sigarette russa talmente forte che mi sveglio con la sensazione di essere andato a letto con la moto accesa. Arriva comunque e sempre l’alba dopo tanti pisolini di non più di 15 minuti l’uno e nonostante il vento, finalmente con un bel sole. Si smonta tutto e si riparte verso le 7 di mattina , il vento ha rotto un paio di ferri della tenda che mi sostituiranno in garanzia da decathlon il giorno seguente, ma noi??? Noi ci salutiamo al casello di Assergi, io giro verso il Lazio per tornare a casa per la Cassia e Mirko che prende l’autostrada per raggiungere la famiglia a Cesenatico e si conclude con un “BISOGNA RIFARLO!”