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Domenica, 30 Agosto 2015

Fine agosto al lago di Montedoglio

Ultimo weekend di agosto e devo raggiungere i parenti acquisiti a Cesenatico, leggo sul bollettino del traffico che già il venerdì sera la strada direzione mare non è proprio scorrevole, e dopo qualche contatto tramite social network c'è nell'aria l'idea di fare una tendata nel weekend. Preparo la moto , rimonto le valigie, tenda, vestiti di ricambio e macchina fotografica e il sabato mattina quando è ancora buio sono già in sella. L'idea è di arrivare a Cesenatico per la mezza mattinata evitando autostrada e via Emilia, quindi si affronta l'Appennino proprio mentre sorge il sole. Percorro tutta la via della Futa fino a Borgo San Lorenzo per poi deviare per il valico della Croce ai Mori e il passo della Calla. Arrivo al mare si va in spiaggia e nel cambiarmi i vestiti mi accorgo che non ho un paio di pantaloni adatti alla cena con i parenti, problema non così grave , c'è decathlon vicino , li vado a prendere, scelta per un qualcosa che posso riutilizzare almeno per andare in ufficio. Fatta la tappa shopping ritorno in spiaggia e poi tutti a cena e nel frattempo Alessio mi conferma per la tendata: Lago di montedoglio. Dopo la cena e dopo un po' di sonnolenza da digestione mi prendo un bel caffè e risalgo in sella, traffico intenso per uscire da Cesenatico, prendo l'E45 e si va verso il lago. Strada che non amo molto, ma sono quasi le 11 di sera ed è un po' troppo tardi per fare tutto il passo dei Mandrioli e poi c'è una luna quasi piena così bella che sembra bella anche l'E45.
Sorpresa delle sorprese, l'ultimo pezzo di strada per arrivare al lago non è asfaltata e io odio l'off-road, un po' perché non ho la moto adatta e poi non sono molto capace, ho sempre quella sensazione di instabilità che mi fa proprio innervosire, con gli abbaglianti e il bagliore della luna piena ci vedo bene per fortuna e riesco a prendere il punto migliore del sentiero sterrato. Arrivo sotto a un ponte e inizia un discesa un po' ripida e mi vengono le vertigini. Quasi quasi mi fermo e monto la tenda qui o raggiungo Alessio a piedi, spengo la moto controllo sul navigatore il punto prestabilito per il bivacco ma manca quasi 1 km. Sale un po' di nervoso e però penso a quanti punti peggiori di quello avevo fatto in viaggi passati, ce la posso fare non mi va di mollare qui così e poi vado così piano che se dovessi cadere non succede nulla. Cerco di ricordare i preziosi consigli dei ragazzi della Bivaccata a Camposecco , quello sì che è stato un off-road impegnativo. In pochi ma intensi minuti, arrivo in fondo alla discesa e proprio quando penso che il peggio è passato, beh per una volta ho pensato bene, vedo la moto e la tenda di Alessio, è fatta!
Monto la tenda preparo il tutto e non trovo i pantaloni, e mi sorge il dubbio che quando mi sono cambiato per rimettermi la tuta da moto potrei averli dimenticati sul muretto vicino a casa di mia suocera a Cesenatico e nonostante averli appena ricomprati sono di nuovo senza. Telefono a notte fonda alla mia fidanzata che penso sia ancora sveglia , magari a leggere. Le dico che sono arrivato e che il viaggio è andato tutto bene. Le chiedo inoltre su può andare a vedere nel parchetto vicino a casa che dovrebbero esserci i miei pantaloni. Non potevo evitare gli insulti per la telefonata alle 2 di notte (stava già dormendo)e per averla fatta scendere in strada in pigiama a recuperare i pantaloni che di grazia erano proprio lì dove mi ricordavo. La serata finisce in chiacchiere con Alessio scattando foto al lago di Montedoglio con una bellissima luna piena e io che senza pantaloni in mutande e ciabatte provo a fotografare un cinghiale che al primo lampo di flash della macchina fotografica sparisce fra i cespugli. La mattina dopo ripartiamo e facciamo insieme un po' di strada, il valico delle Spino per l'esattezza e appena arriviamo a Stia ci salutiamo.