Cart

Help

The cart offers an option to put images into and request them.

Sabato, 27 Dicembre 2014

Natale 2014 da Rodiano al Senese

Organizzato all'ultimo momento e trovato un agriturismo ad un prezzo bassissimo decido di cogliere l'occasione di visitare la città di Pienza e di fare un bel giro in moto nell'entroterra senese.Festeggio il Natale in famiglia a Rodiano (piccola località nell'Appennino Bolognese dove ho trascorso molto tempo della mia infanzia e adolescenza) e poi la mattina di Santo Stefano parto per la Toscana, strada normale ovviamente e senza fretta, niente autostrada, percorro con calma tutta la Porrettana; poi è festa e per strada siamo proprio in pochi.Il traffico si riduce ancora di più superata la cittadina di Porretta, ho fatto tante volte questa strada da adolescente e mi ha sempre dato l'impressione di varcare una piccola frontiera per un altro Stato; il confine tra la provincia di Bologna e la provincia di Pistoia è molto netto e io lo noto dalla disposizione delle case, con la porta di ingresso quasi sulla statale, dall'accento delle persone marcatamente toscano, dalla parlata bolognese che dopo Pavana è già scomparsa......Quando ero adolescente arrivare a Pracchia nell'Alto Pistoiese in Vespa ricordo che era un viaggio nel vero senso della parola e avevo veramente la sensazione di lontananza, Pracchia era per me come una volta per gli antichi erano le Colonne d'Ercole. Qui il fiume Reno, ancora poco più che un torrente, costeggia la SS64, tiene compagnia e rende il paesaggio molto particolare, la sensazione è quella di essere in uno scenario da trenino elettrico.Il primo imprevisto, perché c'è sempre almeno un imprevisto, arriva appena accendo il cellulare che dovrebbe fare da navigatore: segnale di batteria scarica, adattatore per accendisigari rotto, e un'area del touch screen che non prende bene, e per scrivere alcune lettere tribolo un po'.Avrei dovuto spendere i soli 7€ da Feltrinelli per una cartina di zona, ci avevo pensato, ma poi mi sono dimenticato... la cartina è fondamentale, mai fare affidamento solo su questi maledetti smartphone.Mi fermo a fare benzina e trovo anche un caricabatteria per 12€, poteva andare peggio. Dopo vari tentativi e giri vari arrivo alla prima destinazione, pranzo di Santo Stefano da un amico motociclista conosciuto a una tendata qualche mese fa.Il territorio nei dintorni di Siena è davvero splendido, bellissime colline e colori, è una giornata piena di sole e senza troppi problemi arrivo al famoso agriturismo. Ovviamente per arrivarci dalla statale c'è un po' di strada non asfaltata che con la mia moto rigidissima e le gomme stradali da Touring è una goduria... esco in un paio di curve ma ci sono delle grandi piazzole di parcheggio e la prendo molto larga, è fatta, domani si va a Pienza e in cima a Monte Amiata.

Colazione e via, inizio a girovagare un po' qua e là, Pienza è vicina e mi perdo a fare qualche foto, il paesaggio è bellissimo, l'aria è gelida e si vede la brina sulle colline come fosse venuto giù un velo di neve.Arrivo a Pienza, molto carina e suggestiva, parcheggio e la giro un po' piedi.Quasi ora di pranzo, caffè veloce e poi di nuovo in sella direzione Monte Amiata.Durante il tragitto per la cima il vento soffia senza pietà, l'aria è gelida ed è accompagnata da una simpatica nebbia ghiacciata fine come farina.Ho dimenticato i sotto guanti invernali e inizio a non sentire più le mani anche perché i guanti che ho sono da mezza stagione, per fortuna manca poco, comincia a esserci del ghiaccio per terra e non voglio rischiare.Parcheggio la moto e arrivo in cima a piedi: una passeggiata in montagna la faccio sempre volentieri e mi riscaldo un poco.Attacco l'adesivo proprio quando il sole inizia a tramontare e soddisfatto ritorno verso il mio agriturismo.

Domenica 28 dicembre si riparte verso casa, alla mattina nel senese la strada a tratti era ghiacciata e priva di sale(avranno seguito i consigli di mia nonna che mangiava insipido perché fa male alla circolazione e chiude le vene) sole bellissimo fino a Firenze e leggo nei cartelli di neve forte a Barberino del Mugello e autostrada congestionata, devio per Pistoia e mi godo il sole della toscana un altro po’ ma all’orizzonte si vede che sull’appennino nevica pesantemente la nuvola bianco candida che copre la cima delle montagne e l’aria gelida è inconfondibile e dall’autostrada Firenze-mare si riconosce bene, la tempesta di neve era lì ad attendermi, salgo piano piano e vedo che nevica e si vede la neve ai lati della strada che è pulita fino alla località Signorino. Fino Pavana, totalmente innevato , e con una certa paura e con una media di 10-15 km/h ne esco illeso anche se sul finale ho un po’ sculettato, e non in senso erotico, 20 km di emozionante paura con un lieto fine ci stavano proprio e poi non potevo certo morire sotto la tempesta di neve, considerando che il giorno prima a Pienza ho comprato un forma intera di “Re nero di Pienza” uno dei miei formaggi preferiti e buonissimi che ho impacchettato e messo nel bauletto come fosse una reliquia, se fossi morto lo me avrebbero di sicuro saccheggiato, non potevo permetterlo.